sabato 16 agosto 2008

La Compagnia dei Saggi e dei Santi


Relazionarsi con persone sante è fondamentale,perchè l'associarsi con loro ti dà la speranza di diventare anche tu un santo. Al contrario,non relazionandosi con loro,rimarrà solamente un’utopia e niente più; sarà come parlare di un S. Francesco d’Assisi o di un Gesù come fatti del passato. Però, non è in realtà qualcosa del passato;in realtà è un qualcosa che è sempre vigente. Ci sono sempre alcune persone ispirate,ci sono sempre persone che desiderano essere sante e sagge,che desiderano andarsene da questo mondo,e benchè il mondo cerchi di eliminarle,non può. Come quando sono apparsi Gesù Cristo e Socrate;cercarono di eliminarli o ridicolizzarli. Ridicolizzare è la prima strategia e quando non si riesce in questo,allora si passa alla fase dell’eliminazione.Però anche così noi continuiamo ad andare avanti,perchè questa è la nostra natura. Come questa storia che narra di un Guru che stava facendo il bagno con i suoi discepoli,mentre vicino c’era uno scorpione che stava affogando.Il Guru vide questo e cercò di salvarlo,spingendolo con le sue mani verso la riva. Ogni volta che faceva questo,però,lo scorpione mostrava la coda.Benchè egli cercasse di salvargli la vita,lo scorpione era pronto ad attaccarlo. Allora i discepoli dissero:”Gurudeva, non fare questo. Lo scorpione ti ucciderà!”. Il Guru,allora,disse loro qualcosa di molto bello:”La natura dello scorpione è uccidere e la natura del Guru è di salvare”. Così le persone sante cercano sempre di fare il bene,anche quando vengono trattate male.

C’è una storia simile riguardo il Signore Buddha. C’era una città molto famosa perchè lì la gente era molto violenta, e uno dei discepoli di Buddha disse al suo maestro: “Voglio andare a predicare in questa città molto pericolosa”. Così Buddha gli disse:”Lì la gente è molto violenta; Cosa farai se ti insulteranno?”. Il discepolo rispose:”Gli sarò molto grato di non avermi colpito” – “E che farai se ti colpiranno?” – “Gli sarò molto grato di non avermi ucciso” – “E che farai se ti uccideranno?” – “Bene, gli sarò molto grato di avermi liberato da questo mondo”.
Buddha disse: “Va bene, con questo tipo di convinzione puoi andare a predicare lì”.
In questo modo, le persone sante sono come il sandalo. “Sii come il sandalo che profuma anche l’ascia che lo sta tagliando”. Che bellezza! Che insegnamento mi da il sandalo!
Il mondo esiste per insegnarci, ma noi pensiamo che niente ha un senso. Pensiamo: “Ciò che mi da piacere mi serve, e ciò che non mi da piacere sia eliminato”.
Questa è la mentalità del materialista. Così diventano distruttori. “ Ciò che non mi piace può essere eliminato”. Questa è la caratteristica di questa Era di Kali.
E’ per questo motivo che non c’è felicità.
La felicità appartiene al cuore, e perchè ci sia felicità il cuore deve essere puro. Puro significa senza rancori, senza odio; questo è molto importante. Magari senza lussuria, magari senza molti attaccamenti, ma qualunque sia la condizione del nostro cuore, dobbiamo iniziare questa pratica. In questo modo, Krishna e le persone sante ci invitano tutti, senza discriminazioni, e perfino gli animali possono partecipare. Quando il Signore Caitanya cantava Hare Krishna, gli orsi, le tigri e i cervi ballavano felici, perchè è un canto che arriva all’anima. E gli animali hanno un’anima come noi. Il cammino verso l’elevazione, verso la perfezione, è aperto a tutti; è richiesto solo un requisito. Il requisito è che tu lo desideri realmente, niente più. Se non prendi questo cammino è perchè non lo desideri. Se lo desideri lo prenderai. Ti andrai anche a sacrificare, perchè a volte costa; ci sono momenti difficili come in tutte le professioni. Tutti abbiamo passato momenti difficili, questo è inevitabile, però i saggi utilizzano i momenti difficili per avanzare. Tutto deve essere utilizzato per avanzare; questo è il messaggio della Bhagavad gita. Krishna dice: “Con l’arma dello Yoga alzati e lotta”. Krishna ti creò perchè tu lottassi, non perchè tu sia un codardo, perchè tu ti lamenta,no!
Non lamentarti, non lagnarti.
Questa è una società che ti allena a piangere, per questo uno non deve vedere telenovelas e nemmeno ascoltare canzoni romantiche, che sono puro pianto e lagna.
La gente pensa di essere autorizzata a lamentarsi, ma io ti dico: “Non è permesso lamentarsi”.
Chiaro, a volte un poco, ma non tutta la vita;
Uno deve estrarre conoscenza e saggezza. Lamentarsi non è poetico. La depressione è una malattia, per questo tutti dovrebbero praticare questo processo, tutti dovrebbero essere forti, determinati, alzarsi alle quattro della mattina a partire dal Presidente della Repubblica. Perchè questa è vera vita umana, questa è la natura.
A tutti ci da il sonno alle nove di sera circa. Stenditi alle nove e alzati alle tre o alle quattro della mattina. Vedrai che starai seguendo la tua natura. Cinque ore per meditare, leggere o coltivare il tuo spirito. Questa è la vera vita; al contrario, perderemo il nostro tempo, sprecheremo il nostro tempo e saremo deboli psicologicamente, propensi al lamento, mentre Bhagavan Srì Krishna dice ad Arjuna: “Non lamentarti”.
Dio ci sta educando, vuole che siamo forti.
Dio non vuole ordinari goditori, ma vuole veri goditori che godano dello spirito, dell’anima. Sono sempre felici, se vincono o se perdono, se fa freddo o fa caldo. Sono sempre felici perchè non stanno qui senza essere innamorati di Dio. Krishna è molto bello. Krishna è incantatore!
Krishna è tuo amico, tuo padre, tua madre, tuo nonno, il tuo sostentamento. Lui lo dice. Lui lo dichiara. Come può uno essre felice senza suo padre e senza sua madre?
Per questo dobbiamo coltivare la nostra grande fortuna; la coscienza spirituale è sommamente importante. I più fondamentali sono coloro che ci parlano di queste cose, loro sono i saggi e i santi. Ciò si trova in tutte le culture e in tutti i tempi. Si può sempre parlare di una persona santa.
Jay, molte grazie.

Trascrizione a cura di Anandini