giovedì 24 aprile 2008

Nell'anima non esiste dualità



Hare Krishna, Buona sera. Andiamo a leggere lo Srimad Bhagavatam canto 11,Capitolo 22. Jñana yoga, lo yoga della conoscenza, cioè quello che dobbiamo sapere, che dobbiamo conoscere per poterci liberare.Abbiamo bisogno di conoscenza pratica, vogliamo conoscenza reale che sia per sempre, che ci piaccia e che ci conforti sempre. In realtà, il miglior rifugio è la saggezza, perchè se non cercherai rifugio nella saggezza lo cercherai nell’illusione, e se lo cercherai nell’illusione troverai la delusione.

Se ti rifugi nell’illusione il risultato sarà la delusione; è un’esperienza scientifica che ognuno di noi ha fatto e che stiamo vedendo in ciò che osserviamo.Dobbiamo lottare per l’illuminazione, per la perfezione e per l’estasi superiore, per il bene. Adesso stiamo lottando per mangiare, questo lo fa qualsiasi animale; ogni animale lavora duramente per riempirsi lo stomaco.Allora, l’idea è che tutti dobbiamo aiutarci per avanzare verso la verità. Questa è l’idea di società; aiutarci, non danneggiarci.Tutti siamo coscienti del disastro, però molti non lottano perchè loro stessi sono parte del disastro.
Se voglio essere soddisfatto e felice, devo avanzare verso la perfezione, perchè la sofferenza mi impedisce di avanzare verso la perfezione. Se nella mia vita incontro una persona perfetta e la seguo, la mia vita si perfezionerà. Sadhu sanga; se puoi associarti solo un secondo con una di queste persone perfette, puoi già raggiungere la perfezione. Cosa significa perfezione? Significa “niente di questo mondo potrà danneggiarmi”.
Ci sono persone che hanno raggiunto la perfezione, che sono diventate indifferenti al freddo e al caldo, al guadagno e alla perdita, alla vita e alla morte; completamente indifferenti. Esiste questo grado di coscienza quando conosci la tua anima, quando conosci il tuo sè. Questo è elementare, superiore, non può essere toccato da questo mondo. E’ come il fiore di loto che sta sopra l’acqua, Krishna lo stà dicendo, dobbiamo aiutarci, non affogarci tra noi.
Noi siamo esseri trascendentali quando abbiamo un contatto con lo spirituale; lì siamo nel nostro vero ambiente naturale. Quando il nostro spirito si trova in questa acqua della Bhagavad Gita, il nostro spirito comincia realmente a respirare, ci riempiamo di ossigeno, di conoscenza, sentiamo che cominciamo a vivere. Cominciamo ad essere anche qualcosa di pericoloso, perchè se ognuno di noi fosse ciò che dovrebbe essere, tutto il mondo economico crollerebbe.
In questa era di Kali la conoscenza spirituale non è valorizzata, alla gente piace l’ignoranza. In questa era di Kali nascono sudra che sono interessati solamente ai piaceri della vita sessuale e al materialismo.In questa società viene permesso tutto ciò che fomenti la vita sessuale: il divorzio, gli aborti , la pornografía, etc.

Krishna parla, in questo verso dello Srimad Bhagavatam, del Jñana yoga: Qualsiasi dualità che sembri applicabile all’essere, è solamente una manifestazione della conclusione della mente. Non esiste una base reale per questa dualità, a eccezione del fatto che è stata immaginata dall’anima.
Krishna sta dicendo che qualsiasi tipo di dualità che stai sperimentando è illusione. Se pensi che stai guadagnando è illusione, che stai perdendo è illusione, tutto è illusione. Esiste una sola realtà, un solo stato reale che è l’estasi, la beatitudine, l’amore. Quando raggiungerai questa realtà, quando percepirai questa realtà, allora dichiarerai che tutto è amore divino.
Noi siamo felici quando le cose ci vanno bene e tristi quando ci vanno male; quando ci va bene ci applaudiamo e quando ci va male malediciamo Dio, e così siamo messi male, però qui c’è la possibilità di correggere la salute, il principio sano di correzione.Qualsiasi dualità che sembra toccare il tuo essere, è illusione.Questo tocca il tuo corpo, ma tu non sei il corpo e nemmeno la mente; tu sei l’anima. Un esempio molto buono è quello della luna che si riflette nello specchio. Se tu tiri un sasso nello specchio, l’immagine della luna nello specchio si romperà, però la luna rimane uguale.
Maya è uno specchio incontrollabile, questo lo spiegano i Veda. Stiamo guardando il riflesso che è al di fuori del reale, ma la vera luce sta dentro, e con essa potremo vedere tutto perfettamente, mentre con la luce che è al di fuori vedremo in maniera imperfetta.Krishna è dentro la mia anima, ciò che soffre e muore è il mio corpo.Quando diciamo che non sei questo corpo lo capisci e non lo capisci, quando si dice che non morirai lo capisci e non lo capisci, ma quando cominci ad accettarlo lo cominci anche a capire. Allora approfondisci di più. Come posso approfondire di più? Leggendo questi libri, cantando le glorie di Dio, conversando riguardo Dio.
Questa illusione, maya, si impone sopra di noi. Non lasciare che si imponga sopra di te. Come si impone Maya? Con la maniera della dualità. Non farti toccare, allora, nè dalla prosperità nè dall’avversità. Mantieniti sempre felice, ma non perchè ti sta andando bene, e neanche per la tecnologia o per l’economia, ma perchè sei un’anima spirituale amata da Dio. Questa è la realtà.
Sei amato da Dio, dal mondo spirituale, tutti i saggi ti amano, e gli ignoranti ti ignorano.
La nostra proposta è che ti avvicini ai saggi perchè loro ti illumineranno, non permetteranno che tu vada verso la dualità. ellos Loro sono sempre soddisfatti, sia nel bene che nel male. Tutto quello che ci sta succedendo è per farci stancare di questo film dove tutto è duale; se ora ti va bene, dopo ti andrà male. In questo modo uno è sempre insoddisfatto, ma se apprende veramente questa scienza, si situerà nella realtà dell’anima.
Se la luna si riflette nello specchio e tu rompi lo specchio con un sasso, il riflesso si romperà. Ma cosa potrà mai succedere alla luna? Soffrirai se rimani attaccato al riflesso.Allora, non c’è dualità nell’anima; tutto quello che percepiamo come separato dal Signore, non lo è. Colui che ha una visione del reale vede tutto in relazione con il Supremo. Tutto è un apprendisato. Ogni essere sta apprendendo nella sua vita. Non temere il dolore; benedette siano le sofferenze, benedette siano le avversità, perchè ti aiutano a crescere e apprendere.
L’unica perfezione è nello spirito. E’ dentro te stesso, nella tua relazione con il Supremo. Se non cerchi il Supremo, come potrai ottenere qualcosa di Supremo? Se cerchi qualcosa di mediocre, troverai qualcosa di mediocre. Prabhupada diceva: non dovete rimaner male se vengono poche persone. Quante persone vogliono comprare diamanti? Quante? Per avere qualcosa di superiore dovete vivere qualcosa di superiore.
Tu sei l’artefice del tuo spirito, tu decidi dove desideri andare. O cerchi il superiore o segui l’inferiore. Siamo in una situazione mediocre. Perchè? Perchè stai morendo. Svegliati, allora; benedetta è la vecchiaia perchè mostra la realtà di questo mondo.Tutte le persone sante di tutte le religioni ci dicono: non perturbarti, non disperarti. Va tutto bene. Tutto è nelle mani del Signore.
Noi, in fondo,amiamo la saggezza. Cerchiamo di preservare la saggezza, ma cerchiamo di preservarla così come preserviamo i libri della biblioteca: senza aprirli. Allora inganniamo noi stessi. Tradiamo noi stessi perchè non seguiamo quello che amiamo, ma seguiamo quello che ci viene imposto.Nella forma umana di vita possiamo scegliere se essere schiavi di questa natura materiale o se liberarcene. Avanziamo verso Krishna, verso il mondo dell’estasi.Molte grazie.